giovedì , 18 Aprile 2024
Importante

Lo United torna da Southampton solo con un punto

Il Manchester United deve accontentarsi soltanto di un punto nella trasferta in casa del Southampton, dove non riesce a trovare il colpo vincente dopo aver siglato il pareggio ad inizio secondo tempo con Mason Greenwood. Un pari, quello del St Mary’s Stadium, che sa tanto di occasione persa.

LA PARTITA

Lo United si presenta al St Mary’s Stadium con due novità in formazione rispetto all’undici titolare schierato nella netta vittoria sul Leeds: non c’è Scott McTominay, ma Nemanja Matić ad affiancare Fred sulla mediana e in attacco, al posto di Daniel James, c’è Anthony Martial. Il francese viene posizionato come prima punta, mentre a Mason Greenwood tocca giocare gioca da attaccante esterno sulla destra.

Saints iniziano con il piede sull’acceleratore e impiegano meno di un minuto per chiamare in causa David de Gea, ma il n.1 dello United è bravo a non farsi sorprendere da una punizione ottimanete calciata direttamente verso la porta da James Ward-Prowse.

Ma è lo United ad andare ancora più vicino al goal al 6′ minuto con un clamorosa doppia-occasione. Bruno Fernandes batte una punizione crossando con grande precisione, Harry Maguire colpisce in modo goffo la palla che, assumendo una traiettoria strana, sbatte sulla traversa. Anthony Martial si fionda prima di tutti sul rimpallo, ma il suo colpo di testa viene salvato sulla linea da un difensore.

Gli uomini di Solskjær si rendono nuovamente pericolosi su calcio piazzato in un altro paio di occasioni qualche minuto dopo, ma Paul Labile Pogba – prima con un tiro murato dalla difesa avversaria e poi con un colpo di testa fuori misura – non riesce ad andare a bersaglio in entrambi i casi.

Il Southampton, dopo un vano tentativo da fuori di Adam Armstrong, passa in vantaggio arrivati quasi alla mezz’ora di gioco. Bruno Fernandes perde palla sulla fascia, probabilmente subendo un intervento falloso da Jack Stephens, e – sugli sviluppi dell’azione – Ché Adams calcia di sinitro dal limite, trovando la sfortunata quanto decisiva deviazione di Fred.

La reazione dello United produce un’altra ghiotta occasione nata da palla inattiva. Poco prima dell’intervallo, Luke Shaw batte un corner dalla sinistra che Nemanja Matić cerca di sfruttare con un insidioso colpo di testa ottimamente parato da Alex McCarthy.

Nonostante il secondo tempo si apra con un tentativo dall distanza di Valentino Livramento per il Southampton, il Manchester United riesce subito a riequilibrare i conti.

Bruno Fernandes controlla palla nell’area di rigore avversaria e appoggia per l’accorrente Paul Labile Pogba, il quale – a sua volta – serve Mason Greenwood con un tocco intelligente e il n.11 dei Red Devils, pur calciando in modo non pulitissimo, coglie di sorpresa il portiere, tutt’altro che impeccabile nell’occasione. Il match torna, dunque, in perfetta parità al minuto 54.

L’1-1 galvanizza i ragazzi di Ole Gunnar Solskjær, caricati anche dall’ingresso in campo di Jason Sancho al posto di un impalpabile Anthony Martial.

Al 58′, Paul Labile Pogba si smarca per la conclusione con un’ottima giocata e mira al palo più lontano con un sinistro che esce fuori di un nulla. Qualche minuto dopo è ancora Mason Greenwood ad avere una buona chance, ma il suo colpo di testa supera di poco la traversa. Mentre al 64′, sul preciso colpo di testa di Bruno Fernandes, ai Saints occorre l’ottima risposta di Alex McCarthy per evitare di capitolare.

Tuttavia, il momento di fuoco dei Red Devils si spegne prima del previsto ed è il Southampton ad andare vicino al possibile goal-vittoria. La difesa perde di vista Adam Armstrong, ottimamente servito da James Ward-Prowse, e solo un grande riflesso di David de Gea evita il peggio. Lo stesso portiere spagnolo è bravo poco dopo anche su un’altra punizione battuta dal solito Ward-Prowse, respingendo la palla coi pugni.

Gli ingressi in campo di Scott McTominay e di Jesse Lingard nel finale non sortiscono l’effetto sperato da Ole Gunnar Solskjær e il match scivola verso il fischio finale senza nessun altro sussulto, lasciando nelle mani dello United un pareggio piuttosto amaro.

CONSIDERAZIONI POST-GARA

Personalmente, a fine partita vedo più il bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno. Nulla da togliere al Southampton, che ha fatto la sua partita mettendoci corsa, impegno e anche una discreta organizzazione tattica, ma è chiaro che – considerando gli obiettivi di questa stagione – pareggiare contro i Saints rappresenta un passo falso. La squadra è parsa troppo scarica nella parte finale dell’incontro, quando ci si sarebbe aspettati di vederla alla ricerca del goal-vittoria con maggior insistenza e con molta più grinta.

Nei minuti immediatamente successivi al pareggio di Greenwood, abbiamo costruito due-tre occasioni ghiotte e c’era nell’aria la sensazione che sarebbe stato questione di tempo e il 2-1 sarebbe poi arrivato. Eppure, all’improvviso, la squadra è come se si fosse spenta e rassegnata all’idea del pareggio, rischiando perfino di andare di nuovo sotto. Le ragioni di questo calo, a mio avviso, sono dovuto innanzitutto ad una condizione fisica non ottimale, ma anche a delle scelte di formazione sbagliate.

Come già detto dopo il match contro il Leeds United, questa squadra ha ancora in rosa dei giocatori che non sono mai esplosi del tutto e che, dopo anni di inutili attese, difficilmente mai esploderanno: per esempio, vengono in mente Anthony Martial, diventato ormai da un anno impalpabile e a tratti dannoso, e Jesse Lingard, buttato nella mischia senza che nessuno credesse davvero in un suo contributo. Ci sarebbe da citare anche Nemanja Matić che, pur essendo autore di una buona prova, è ormai in una condizione fisica non ideale per un top club di Premier League.

Il ritorno di Edinson Cavani, l’utilizzo a pieno regime di Raphaël Varane (non appena completerà la sua preparazione) e il rientro di Marcus Rashford in autunno inoltrato dovrebbero portare nuova linfa alla squadra, ma è chiaro – a mio modesto parere – che servirebbe almeno un altro innesto di qualità sulla mediana, dove non abbiamo giocatori dai piedi sopraffini.

Ci sono state, in ogni caso, tre cose positive in particolare. La prima riguarda il netto miglioramento sui calci piazzati, dove – rispetto alle stagioni passate – in questo inizio di stagione sembriamo molto più pericolosi. La seconda è lo stato di forma di Paul Labile Pogba e di Mason Greenwood, i quali saranno indubbiamente due pedine fondamentali durante la stagione e la squadra avrà bisogno di averli al meglio. La terza è l’aver eguagliato il record d’imbattibilità in trasferta realizzato dall’Arsenal fra le stagioni 2003/2004 e 2004/2005, raggiungendo quota 27 partite. Non male, considerando che, se riusciremo a far bene nelle partite casalinghe, mantenere un certo ruolino di marcia fuori casa potrebbe portarci a guadagnare molti più punti.

Come detto, però, c’è ancora tanto da fare e questa squadra potrebbe aver bisogno di qualche limatura per sfruttare al massimo il proprio potenziale.

TABELLINO

1   29′ Ché Adams
1 Alex McCarthy; 21 Valentino Livramento, 5 Jack Stephens, 22 Mohammed Salisu, 15 Romain Perraud (79′, 2 Kyle Walker-Peters); 32 Theo Walcott (45′, 35 Jan Bednarek), 6 Oriol Romeu, 8 James Ward-Prowse [C], 19 Moussa Djenepo (69′, 27 Ibrahima Diallo); 10 Ché Adams, 9 Adam Armstrong.
Allenatore: Ralph Hasenhüttl

AC4AD80054D44492A7FD375782AC9DB6  1   54′ Mason Greenwood
1 David de Gea; 29 Aaron Wan-Bissaka, 2 Victor Lindelöf, 5 Harry Maguire [C]23 Luke Shaw; 17 Fred (75′, 39 Scott McTominay), 31 Nemanja Matić (85′, 14 Jesse Lingard); 11 Mason Greenwood, 18 Bruno Fernandes, 6 Paul Labile Pogba; 9 Anthony Martial (58′, 25 Jason Sancho).
Allenatore: Ole Gunnar Solskjær

premier-league
2° Turno – Domenica 22 Agosto 2021
St Mary’s Stadium – Southampton, England, United Kingdom

Arbitro: Craig Pawson. Assistenti: Ian Hussin, Richard West. Quarto uomo: Jarred Gillett. VAR: Andre Marriner. Assistente VAR: Lee Betts.
Ammonizioni: 30′ Bruno Fernandes [MU], 50′ Moussa Djenepo [S], 75′ Harry Maguire [MU], 90′ Paul Labile Pogba [MU], 90+1′ Jack Stephens [S].
Espulsioni: nessuna.

Bio di Marco Antonucci

Presidente e caporedattore di Red Army Italy, tifoso del Manchester United dal Dicembre 2005.

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