Moyes: “Vogliamo iniziare la stagione conquistando il primo trofeo”

È arrivato il grande giorno per David Moyes che, affrontando quest’oggi il Wigan Athletic a Wembley, debutterà sulla panchina del Manchester United. Il manager scozzese vuole iniziare nel migliore dei modi, conquistando il FA Community Shield e mettendo in mostra un buon calcio.

“È un appuntamento molto importante perché segna l’inizio della nostra stagione”, ha dichiarato ai microfoni di MUTV. “La Premier League inizia la prossima settimana, ma quello di oggi è il primo incontro ufficiale e c’è anche un trofeo in palio.”

“Penso che il Wigan farà di tutto per tornare nuovamente in Premier League. Ha iniziato molto bene la propria stagione, vincendo con largo margine la prima gara di Championship contro il Barnsley, quindi mi aspetto una partita difficile. Hanno vinto l’ultima volta che hanno giocato a Wembley [in finale di FA Cup contro il Manchester City], dunque è un avversario che non va sottovalutato.”

“Il nostro club vuole sempre vincere dei trofei e faremo tutto il possibile per assicurarci quello di oggi.”

Alla domanda riguardo la situazione di Wayne Rooney, convocato dal CT Roy Hodgson per l’amichevole fra Inghilterra e Scozia, Moyes ha così risposto: “Sono contento che sia stato convocato. Ho avuto una lunga conversazione con Roy [Hodgson] la scorsa settimana e gli ho parlato della situazione di Wayne [Rooney].”

“Wayne ha subito un infortunio alla spalla che ha fatto sì che non potesse allenarsi con gli altri compagni. Si è allenato un po’ con le Reserves, senza nessun contatto fisico con gli altri giocatori, ma potendo almeno svolgere un po’ di lavoro. È tornato ad allenarsi con la prima squadra soltanto ieri, quindi è più probabile che ce la faccia a giocare con l’Inghilterra che con noi.”

“Non ha avuto modo di giocare molto ed ho spiegato a Roy che mi aspetto giochi soltanto una parte di gara. Spero che Wayne non sia troppo in forma [per Mercoledì] perché sarebbe bello se la Scozia riuscisse ad ottenere un buon risultato!”, ha concluso ridendo.

Marco Antonucci