mercoledì , 1 Maggio 2024
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Solskjær: “Dovevamo chiudere prima la gara, ma buona performance”

NINTCHDBPICT000462910503Ole Gunnar Solskjær appare complessivamente soddisfatto della performance del Manchester United contro il Brighton & Hove Albion, ma ammette che la squadra avrebbe dovuto chiudere in anticipo i giochi.

Il manager norvegese avrebbe preferito vivere un finale di partita più tranquillo, reso vibrante dalla rete del tedesco Pascal Groß, però ritien di aver visto cose molto positive da parte dei suoi ragazzi nel corso dell’incontro. A partire dall’ennesima grande performance di Marcus Rashford, che ha timbrato la sua presenza numero 150 con uno splendido goal.

Ecco i passaggi chiave della sua intervista post-match rilasciata a MUTV e delle sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Abbiamo mostrato cose positive
“Sì, ci siamo sentiti sollevati [al fischio finale], ma [la partita] sembrava non dico tranquilla, ma gestita bene. Abbiamo fatto delle cose molto buone. All’inizio del secondo tempo, abbiamo creato diverse occasioni e avremmo dovuto chiudere la partita, ma in qualsiasi partita si possono avere dei problemi e il Brighton ce ne ha creati più di altre squadre perché è una squadra molto resistente e combattiva. È difficile da battere e hanno dei buono difensori, dei buoni centrocampisti e, naturalmente, quando buttano la palla nella tua area, devi saperti difendere. Ma in certi periodi [della partita] abbiamo giocato un calcio fantastico.”

Un sogno avere un calciatore come Marcus Rashford 
“Non male [il suo goal], vero? Già solo il fatto di aver giocato la 150° partita [con il Manchester United], a 21 anni, rendeva questa gara speciale per lui. Considerando il livello attuale delle sue performance, il modo in cui è migliorato nelle conclusioni, il suo modo di lavorare, è semplicemente un sogno avere un giocatore come lui in squadra. Ha fiducia in sé, lo dimostra il modo in cui gioca. Ovviamente, ha giocato molto nelle ultime sei o sette settimane. Ha giocato in tutte le gare nelle ultime settimane.”

Paul Labile Pogba è il principale rigorista
“Paul [Labile Pogba] è il rigorista, ma abbiamo diversi giocatori che vogliono calciare i rigori e questo è importante. Se vogliono tirarne uno, ne possono discutere fra di loro, ma è Paul [Labile Pogba] ad avere l’incarico. Li segna, questo è ciò che conta. Non li avrei mai tirati in quel modo; avrei preso una rincorsa più veloce e avrei calciato di potenza, ma lui sa mantenere la calma. Ha dovuto aspettare due minuti prima di poterlo battere, quindi questo dimostra quanto sia freddo e penso che ami giocare a calcio. Specie di fronte la Stretford End.”

Sette vittorie consecutive
“Se continueremo a mantenere questo andamento, il treno continuerà a girare ad alta velocità e continueremo a raccogliere altri punti, sperando che ci permettano di scalare la classifica. Il boss [Sir Alex Ferguson] ci sfidava delle volte: [ci diceva] ‘perché non provate a vincerne 10 di fila?’. Finché si affronta una gara alla volta, preparandola bene, si può vincere ogni partita. Ma dobbiamo ancora migliorare su alcune cose. Devo dire che i giocatori possono sentirsi orgogliosi del loro stato di forma e della striscia [di vittorie]. Adesso sono sette le vittorie di fila e le vittorie aumentano la fiducia.”

I record non mi interessano
“Sì, ovviamente, è qualcosa di cui andare orgogliosi”, ha aggiunto, riferendosi al fatto di aver superato il record di vittorie consecutive ottenute all’esordio da un manager del Manchester United. “Ma è una cosa di cui possono sentirsi orgogliosi soprattutto i ragazzi. Forse, fra 10, 15 o 20 anni, presterò più attenzione a cose come questa, ma non sono affatto interessato ai record. Non mi sono mai interessato a queste cose. Ovviamente, far parte di una squadra che vince tanto è una sensazione grandiosa e fa aumentare la fiducia nello spogliatoio. È stato lo spirito di squadra a permetterci di non perdere punti oggi, anche se David [de Gea] non ha dovuto compiere parate [impegnative], ma nel finale ci sono stati alcuni momenti di paura.”

Marco Antonucci

Bio di Marco Antonucci

Presidente e caporedattore di Red Army Italy, tifoso del Manchester United dal Dicembre 2005.

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