Robin van Persie non ha digerito le critiche da parte dei media olandesi di affidargli la fascia di capitano degli Oranje, datagli dal suo attuale allenatore di club, Louis van Gaal, nel 2013. Il fuoriclasse del Manchester United insiste che è diventato leader della nazionale per i propri meriti.
“Provo la sensazione di sentirmi in mezzo al gruppo. Le critiche non mi fanno male perché vengo apprezzato dalle persone che possono realmente giudicarmi”, ha dichiarato a Goal.com.
“Ricevo apprezzamenti e mi sento apprezzato tutti i giorni. I Paesi Bassi sono un paese con un sacco di opinioni. Quelli che sono i più forti ricevono anche le critiche più spietate. Questa è la tendenza. Ho a che fare con questa situazione.”
“Ognuno può avere la sua opinione. Questo è il Mondo in cui viviamo. Sono stato scelto [come capitano] da Louis van Gaal per ciò che sono ed è quello che ho fatto e che continuo a fare. Non vedo perché dovrei cambiare.”
RvP si sente, però, fra i responsabili della brutta partenza degli Oranje nella fase di qualificazione per UEFA Euro 2016.
“Come giocatore, mi sento responsabile; il ché non ha nulla a che fare con il fatto che sono il capitano. Volevamo vincere e ciò non è accaduto. Ci sentiamo tutti responsabili. Siamo dei vincenti e siamo abituati a vincere. È doloroso per noi essere in questa situazione.”
“Dobbiamo dare il buon esempio, prima Mercoledì contro il Messico e, poi, Domenica contro la Lettonia.”
Parlando del nuovo CT, Guus Hiddink, subentrato a van Gaal dopo la FIFA World Cup di quest’estate, l’olandese ha aggiunto: “Siamo abituati ad avere discussioni diverse. Di solito, parliamo di goal bellissimi e di momenti di divertimento.”
“Ma non è accaduto nulla di buono a noi Oranje ed abbiamo affrontato discussioni diverse. Non è una cosa negativa, ma dobbiamo essere onesti e noi siamo onesti.”
Marco Antonucci