Cleverley: “Non credo che tornerò più allo United”

Tom Cleverley ha spiegato le ragioni per le quali ha scelto di voler andar via dal Manchester United, dove non sentiva più la fiducia dei propri tifosi, e che, con ogni probabilità, non farà ritorno all’Old Trafford al termine del prestito all’Aston Villa.

Il centrocampista inglese, intervistato dal The Telegraph, ha parlato in maniera decisamente chiara delle ragioni del suo divorzio dallo United, rivelando di aver provato anche delle sensazioni negative negli ultimi tempi.

“Sono felice di essermi allontanato dalla negatività che mi circondava al Manchester United”, ha dichiarato Cleverley. “Se un calciatore viene sempre attaccato dai propri tifosi, si sente ferito, ma ciò ha reso forte il mio carattere. Finché lo United non vincerà dei trofei, i giocatori saranno criticati. Sono consapevole di questo.”

“Conservo ancora [nel mio palmarés] un titolo e 13 presenze in nazionale. Non ci si trasforma in un cattivo giocatore soltanto perché qualcuno lo dice su Twitter. Il calcio è un gioco fatto di opinioni, non puoi piacere a tutti e il parere più importante, per me, è quello del manager che mi gestisce.”

“Se riesci ad accontentare, allo stesso tempo, anche i tifosi, allora vuol dire che stai disputando una buona stagione. Posso dire di sentirmi motivato per dimostrare ad alcune persone che si sbagliano e spero di migliorare le mie prestazioni.”

Cleverley, che ha il contratto in scadenza al termine della stagione, ha ammesso che difficilmente tornerà a giocare per il suo ormai vecchio club.

“Se devo essere onesto, non credo che giocherò ancora per il club. Il manager è stato chiaro sul fatto che non giocherei ogni settimana con lo United. È stata una stagione difficile, per noi, l’anno scorso. Se tutti i giocatori dicessero che avevano molta fiducia l’anno scorso, penserei che stanno mentendo. Non ero solo io [a non averne]. Anche il resto della squadra, così come anche i tifosi.”

“Mi sono allontanato dalla negatività e ora sto vivendo una nuova sfida, la quale non vedo l’ora di affrontare. Avevo paura [di lasciare lo United]. So che nel calcio moderno è raro che un giocatore giochi per la stessa squadra per il resto della sua vita, come Giggsy o Scholesy. È stata una parte importante della mia vita.”

Marco Antonucci