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Benfica 1-1 Manchester United – UEFA Champions League 2011/2012

Termina con un pareggio il primo match in Champions League, dove i Red Devils hanno trovato difronte un grande Benfica. I lusitani, spinti dal grande sostegno del proprio pubblico e sfruttando una formazione rimaneggiata dello United, hanno disputato una grande gara e solo una magia di Giggs e le grandi parate di Lindegaard gli hanno impedito di vincere.

La Cronaca

Ferguson, in vista dei delicatissimi impegni ravvicinati contro Chelsea (Domenica 18 Settembre, Premier League) e Leeds United (Martedì 20 Settembre, cioè appena due giorni dopo, Carling Cup), si affida al turn-over e lascia fuori dalla formazione titolare elementi come David de Gea, Rio Ferdinand, Phil Jones, Nani, Ashley Young (neanche convocato) e Javier Hernández.
In porta, dunque, spazio al danese Anders Lindegaard (al debutto assoluto in Champions League), mente in difesa spazio alla linea composta da Fábio-Smalling-J.Evans-Evra. A centrocampo ed in attacco le novità riguardano anche il modulo: centrocampo a 5 con Valencia e Park sugli esterni, mentre al centro spazio al duo Carrick-Fletcher e a Giggs come trequartista. In attacco, come unica punta, Wayne Rooney.
Jorge Jesus risponde, anche lui, schierando un 4-5-1: Artur in porta, linea difensiva composta da Emerson-Luisão-Garay-Maxi. A centrocampo spazio alla fantasia di Aimar, insieme Amorim, Javi García, Witsel e Gaitán, mentre in avanti spazio al bomber paraguayano Cardozo.

Sembra iniziare meglio lo United, il quale ha un’ottima chance con Valencia dopo 8 minuti di gioco. L’ecuadoriano, però, non la sfrutta al meglio e spedisce alto il pallone dopo aver calciato con troppa potenza. Sei minuti dopo, al 14°, è invece il Benfica a farsi vivo dalla parti di Lindegaard con una conclusione da fuori di Gaitán. Ma, anche in questo caso, il pallone si perde alto sopra la traversa.
I padroni di casa però, a differenza dei Red Devils, prendono coraggio dopo la prima occasione e continuano a creare pericoli.
Al 16° è ancora lo stesso Gaitán, sfruttando l’appoggio di Maxi Pereira ed un grande errore in marcatura di Fábio, a lasciar partire un’altra potente conclusione che si perde di poco a lato. Stavolta, Lindegaard non avrebbe potuto far nulla nel caso il pallone avesse centrato la porta.
Tre minuti dopo, invece, è Cardozo a provarci da fuori ma Lindegaard non ha problemi a parare e a bloccare la conclusione del bomber sudamericano.
Ma è il preludio al goal del Benfica, il quale arriva al 23°: Cardozo stoppa alla grande un lungo lancio di Gaitán e, dopo aver eluso la marcatura di Jonny Evans, scarica un potente ed imparabile tiro che trafigge Lindegaard. Benfica 1 Manchester United 0, risultato più che giusto fino a quel momento.
Lo United prova a reagire ma è ancora il Benfica a fare la gara e a sfiorare il goal.
I lusitani sfiorano il 2-0 al 30° con un tiro da fuori di Witsel, il quale si perde di pochissimo fuori, e non sfruttando al meglio un contropiede nato da un errore di Giggs al 34°, consentendo a Valencia di effettuare un grande recupero poco prima del tiro.
Ecco che, però, arriva la doccia fredda per i portoghesi: Valencia scatta sulla destra e serve Giggs sulla trequarti, il gallese si accentra e lascia partire un terrificante sinistro dai 20 metri che si infila nel sette. Niente da fare per Artur e primo goal stagionale per l’eterno Mago Gallese. Al 41° punteggio che torna in parità, Benfica 1 Manchester United 1.
I restanti minuti del primo tempo non vedono nessun’azione degna di nota e si va all’intervallo sull’1-1.

Nella ripresa il Manchester United si ripresenta in campo con tutt’altro piglio e, già dopo due minuti, sfiora il vantaggio con una tiro-cross di Valencia che Rooney non raggiunge per pochissimo.
Al 55°, però, torna a farsi vivo anche il Benfica con Aimar. La conclusione dell’ex giocatore del Valencia, però, si perde a lato. Nel frattempo, il Benfica effettua anche il primo cambio dell’incontro: fuori Amorim e dentro Nolito.
Lo United si sveglia e sfiora il vantaggio due volte, entrambe nel giro di un minuto: al 62° Fletcher, dopo una serie di rimpalli, si ritrova sui piedi un’ottima occasione ma non la sfrutta a dovere ed il pallone termina fra le braccia di Artur. Un minuto dopo, invece, lo stesso Artur deve superarsi parando di piede una conclusione ravvicinata di Giggs. Il quale, prima di concludere, è abilissimo a far fuori ben 3 difensori con la sua solita classe.
Due minuti dopo, però, serve un super Lindegaard per evitare il vantaggio del Benfica. Il portiere danese si supera respingendo in angolo un preciso tiro, indirizzato all’angolino basso, del neo-entrato Nolito.
Ferguson, a questo punto, decide di optare per un doppio cambio: fuori Fletcher e Valencia, dentro Nani ed Hernández per dar manforte alla manovra offensiva.
Ma sono ancora i lusitani a fare la partita ed è ancora Lindegaard a salire in cattedra, bloccando al 72° una potente conclusione da fuori di Cardozo e compiendo un altro miracolo su Gaitán al 76°.
Il match sembra scivolare via tranquillo verso il pareggio, ma entrambe le squadre hanno una ghiotta occasione nei minuti finali.
All’84° Phil Jones, servito da un grande colpo di testa di Nani, spreca un’ottima chance calciando in porta ed ignorando Rooney libero in mezzo. Due minuti dopo, invece, è il Benfica a sprecare un’ottima chance con Nolito. Il quale non sfrutta al meglio un pasticcio difensivo dei Red Devils, spedendo il pallone sull’esterno della rete da ottima posizione. Nei secondi finali del match c’è spazio per un tiro da fuori di Bruno César, appena entrato al posto di Gaitán, ma Lindegaard blocca ancora senza problemi.

Finisce, dunque, in parità l’esordio stagionale in Champions League per il Manchester United. Nell’altro inconto del girone, invece, il Basel piega in casa per 2-1 i rumeni del Oţelul Galaţi.

L’Analisi

Prima di valutare la nostra prestazione ed il valore del risultato, ritengo sia giusto fare delle premesse: non è mai facile giocare in campi caldi e di squadre con una grandissima tradizione come il Benfica, nonostante non sia più quello dei tempi d’oro e delle finali di Coppa dei Campioni, ed è ancor più difficile farlo con diversi giovani in squadra. Così come non è facile preservare al meglio i propri giocatori in vista di match più importanti, mi riferisco a quello di Domenca contro il Chelsea in campionato e a quello di Martedì contro i rivali del Leeds United in Carling Cup, senza attuare un po’ di turn-over. Considerando, anche, che siamo capitati in uno dei gironi più facili della nostra storia e dove, dunque, anche raccogliere pochi punti in trasferta non è dramma.
Analizzando il risultato insieme a tutte queste premesse, credo si possa dire che è più che ottimo. Non è mai facile giocare contro club come il Benfica, il quale ha anche ottimi giovani in squadra ed un ottimo attaccante come Cardozo (non a caso a segno), e che non dev’essere troppo criticato l’atteggiamento voluto da Ferguson per questo match. Ferguson, a giusta ragione, ha ritenuto opportuno non forzare troppi i ritmi e di provare a portare a casa un buon risultato senza strafare. Abbiamo sudato tanto ed abbiamo rischiato moltissimo, ma alla fine è una tattica che ha pagato.
L’unico neo, se vogliamo, è stato qualche svarione di troppo in difesa ma Smalling era dalla passata stagione che non giocava come centrale e Fábio è appena rientrato da un infortunio. Definirei impressionante, invece, la prestazione di Anders Lindegaard. Il portiere danese ha mostrato grande sicurezza, bloccando molti tiri potenti, e compiendo due parate fantastiche. Ha dato prova che, nel caso dovesse succedere qualcosa a de Gea, siamo comunque in ottime mani.
A centrocampo, invece, mi è piaciuto Darren Fletcher per la grinta ed i tanti palloni recuperati. Carrick, come al solito, è stato un fantasma per lunghi tratti dell’incontro e solo il dinamismo di Valencia e Park, unita all’immensa classe di Giggs, hanno fatto sentire poco la mancanza del centrocampista inglese.
Rooney non è andato a segno questa sera, strano non vederlo segnare in questo periodo, ma ha dalla sua la scusante di non aver avuto neanche un pallone giocabile. Assurda l’ammonizione ricevuta per la presunta carica su Artur. Dei sostituti, invece, ho visto benissimo Nani. Il portoghese sembra aver acquisito, una volta per tutta, la capacità di stravolgere il ritmo di gioco quando entra a gara in corso.

Adesso sotto con il Chelsea, il quale si presenterà con una grande voglia di riscatto per le cocenti sconfitte subite dallo United nella passata stagione (in Community Shield, in Premier Leagie ed in Champions League). Vedremo uno United molto diverso rispetto a quello col Benfica, molto più simile a quello dei match precedenti. Appuntamento alle 17 di Domenica 18 Settembre. C’mon Red Devils!

Il Tabellino

Benfica
1 Artur; 3 Emerson4 Luisão [C], 24 Ezequiel Garay, 14 Maxi Pereira; 5 Ruben Amorim (55°, 9 Nolito), 6 Javi García, 28 Axel Witsel, 10 Pablo Aimar (74°, 21 Nemanja Matić), 20 Nicolás Gaitán (90°, 8 Bruno César); 7 Óscar Cardozo.
Allenatore: Jorge Jesus

Manchester United
34 Anders Lindegaard; 20 Fábio da Silva (77°, 4 Phil Jones), 12 Chris Smalling, 6 Jonny Evans, 3 Patrice Evra [C]; 25 Antonio Valencia (68°, 17 Nani), 16 Michael Carrick, 24 Darren Fletcher (68°, 14 Javier Hernández), 13 Park Ji-Sung; 11 Ryan Giggs; 10 Wayne Rooney.
Allenatore: Sir Alex Ferguson

Marcatori: 23° Óscar Cardozo [SLB], 41° Ryan Giggs [MU].

Arbitro: Damir Skomina (Slovenia).

Assistenti: Primož Arhar (Slovenia), Marko Stančin (Slovenia).

Quarto arbitro: Dragoslav Perić (Slovenia).

Assistenti arbitrali aggiunti: Slavko Vinčić (Slovenia), Roberto Ponis (Slovenia).

STATISTICHE
14  Tiri totali  4
Tiri nello specchio  2
7  Tiri fuori  2
Calci d’angolo  5
13  Falli  8
Cartellini gialli  2
Cartellini rossi  0
38%  Possesso (%)  62%
UEFA Champions League 2011/2012, Mercoledì 14 Settembre 2011, Estádio do Sport Lisboa e Benfica (Lisboa, Portugal).
Marco Antonucci

Bio di Red Army Italy

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