Gary Neville “I trofei contano più del resto”

In un’intervista concessa a Sky Sports UK, Gary Neville ha parlato della propria carriera allo United e di ciò che lo ha spinto a lasciare l’attività agonistica: “Molta gente non potrebbe mai arrivare a giocare circa 600 gare nello United, ma varie persone hanno avuto la fortuna di non essere vittime di infortuni gravi durante la carriera e ciò li ha aiutati a raccogliere circa 700 presenze in diversi club.
Credo che non conti molto il numero di gare che un atleta arriva a giocare nel corso della sua carriera, ma il numero di trofei che esso ha conseguito con il proprio o i propri club d’appartenenza. Questa è l’unica cosa veramente importante.
Posso anche giocare ‘solo’  450 gare in tutta la carriera, ma se il numero di trofei vinti è buono non credo sia così spiacevole l’aver giocato meno rispetto ad altri.
Poter giocare 500 o 600 gare, ovviamente, porta ad una carriera più lunga e ad avere più soldi, ma la cosa che realmente conta è poter vincere dei trofei o aver potuto provare a farlo con il club che si ama.”

Neville ha, poi, ammesso che una delle motivazioni che lo ha spinto a ritirarsi è il basso numero di presenze raccolte in questa stagione, appena 4.

“Ritengo che ritirarsi sia stata la cosa più giusta da fare. Gli infortuni degli ultimi anni non mi hanno più permesso di raggiungere certi livelli di prestazione. Arrivato ad un certo punto, ho ritenuto che il mio contributo non fosse più sufficiente per questa squadra e mi è sembrato corretto farmi da parte.”
Parole che confermano la sensazione comune che il ritiro sia avvenuto per via dei problemi fisici degli ultimi anni, i quali si manifestavano con evidenza durante le sue prove tanto da fargli raccogliere solo 4 presenze. Giusto per tutti, dunque, che sia finita già adesso.
Ora sarà interessante vedere quale sarà il ruolo di Gary Neville laddove decidesse di restare in società, per lui si è spesso parlato del ruolo di allenatore delle Reserves.

Marco Antonucci