venerdì , 19 Aprile 2024
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Solskjær presenta la stagione 2019/2020: “Torneremo ad essere il vero United”

Ole Gunnar Solskjær, in lunga intervista, ci introduce alla stagione 2019/2020, la prima che lo vedrà sin dall’inizio alla guida del Manchester United. Il manager norvegese ha descritto questi primi giorni di preparazione, toccando anche argomenti come il calciomercato e rivelando quali saranno le prossime mosse del club.

L’allenatore dei Red Devils appare molto carico e ottimista per l’inizio di questa nuova annata, la quale sarà accompagnata da grandi aspettative da parte dei tifosi, desiderosi di mettersi alle spalle la disastrosa stagione 2018/2019.

Intervistato questo Venerdì da MUTV, Solskjær ha risposto a una lunga serie di domande.

Ole, è la prima settimana di allenamento dopo le vacanze. Riusciresti a riassumere quanto successo finora?
“È stato fantastico tornare. Ovviamente, i ragazzi hanno lavorato duramente e penso che si sentano come se non avessero lavorato soltanto per una mezza settimana; penso che abbiano la sensazione di allenarsi già da un paio di settimane perché si sono immersi subito [negli allenamenti] e hanno fatto bene.”

Cosa hai provato mentre guidavi per tornare nuovamente all’Aon Training Complex?
“Ogni volta, è pura eccitazione. Sono stato lontano dai ragazzi e non li avevo ancora visti dopo la delusione al termine della scorsa stagione. Volevo guardarli di nuovo negli occhi e vedere come hanno recuperato e come si sono preparati per la stagione. Ero eccitato mentre guidavo ed è stato bello vederli.”

Hai assegnato ai ragazzi compiti leggeri oppure siete subito partiti con degli esercizi impegnativi?
“Abbiamo solo sei settimane prima dell’inizio del campionato, quindi non possiamo prendercela comoda. Hanno avuto tutti un proprio programma individuale da seguire e sono parsi in buona forma sin dal primo giorno, dunque li abbiamo subito messi alla prova. Naturalmente, la maggior parte delle cose nel calcio moderno si fanno con la palla. Si lavora sulla tecnica – e questo è anche un lavoro fisico – e si lavora sulla tattica. Non puoi semplicemente allenarli facendogli fare su e giù seguendo le linee del campo, come ero solito fare io quando ero giovane. Ad essere onesti, credo di non averlo fatto nemmeno io; penso di essere capitato proprio all’inizio dell’era moderna del calcio.”

È importante avere i giocatori ad un certo livello di forma fisica. Ti senti soddisfatto della loro attuale condizione?
“Sono molto soddisfatto. Ovviamente, abbiamo dato loro un programma e lo hanno seguito. Alcuni sono più in forma di altri. Nel complesso, la squadra è in ottima forma, quindi possiamo subito cominciare con il duro lavoro e il lavoro fin qui fatto è stato di qualità.”

Ogni giocatore inizierà la stagione con un foglio bianco e con le stesse possibilità di impressionare te e lo staff ed entrare nella formazione titolare?
“Sì, tutti avranno una chance. Fanno parte di questo progetto. Beh, la maggior parte di loro, perlomeno. Ho sempre pensato che le prime due settimane fossero una grande occasione per impressionare l’allenatore [Sir Alex Ferguson] e per mostrargli di essere pronto per l’inizio della stagione.”

Sarà una grande opportunità per i giocatori più giovani che sono stati promossi in prima squadra…
“Sì, sono in forma e in salute. Mi hanno impressionato, ad essere onesti, e si è potuto notare il fatto che alcuni di loro si fossero già allenati nel corso dell’estate, dato che non sembrano accusare la fatica [dei primi allenamenti]. E l’intensità di questi allenamenti, in genere,  è sempre un po’ più difficile per loro, quindi si sono preparati bene.”

Alcuni giocatori hanno di recente firmato dei nuovi contratti; quanto ti rende felice tutto ciò?
“Ovviamente, siamo contenti di aver ottenuto durante l’estate [i rinnovi] – nell’ordine – di Juan [Mata], Marcus [Rashford], Axel [Tuanzebe] e Andreas [Pereira]. Persone in fasi diverse della propria carriera. Ci sono dei giovani ragazzi che sono arrivati dalla nostra Academy, mostrando le proprie abilità e la propria mentalità da giocatori del Manchester United. Poi c’è Juan [Mata], che è un vero professionista e un ragazzo fantastico. Sarà molto importante in questo gruppo per aiutare i giovani.”

Sono arrivati due volti nuovi in squadra: Daniel James e Aaron Wan-Bissaka. Perché si adattano al tipo di profilo che stai cercando negli acquisti?
“Beh, conosco questo club, i tifosi, lo staff, i preparatori e i compagni di squadra, vogliamo dei giocatori che ci facciano alzare dal proprio posto. Entrambi i giocatori hanno l’x-factor, e sono grandiosi, sono persone umili che lavorano sodo, sono affamati e sono appena all’inizio delle proprie carriere. Sono sicuro che i tifosi saranno felici quando vedranno i loro progressi. Adesso sono qui; ora tocca a loro cogliere l’opportunità e dimostrare il proprio valore. Certo, non ci aspettiamo che possano sconvolgere il Mondo già il primo giorno, ma diventeranno dei grandi e degli ottimi giocatori del Manchester United.”

Entrambi hanno menzionato le conversazioni avute con te riguardo la loro visione del futuro; quanto ti ha esaltato parlare con loro?
“Sono stati fantastici quando ho parlato con loro. Ora sta a loro essere sé stessi e prendersi il posto degli altri giocatori, creando ancora più competizione nei vari ruoli e spronando anche i loro compagni di squadra [a fare di più]. Ovviamente, Aaron [Wan-Bissaka] non si è ancora unito a noi, ma Daniel [James] si è già calato [nell’ambiente] e si è adattato ai ritmi di lavoro e alla nostra attitudine.”

Ti aspetti altri acquisti in questa finestra di mercato?
“Beh, è sia un progetto a lungo termine che a breve termine. Non si può pensare solo a ciò che accadrà fra tre anni, quindi abbiamo anche obiettivi a breve termine, ovviamente. Penso che siamo stati abbastanza bravi calmi e bravi sul mercato perché abbiamo preso le persone giuste, e stiamo ancora lavorando su un altro o su altri due obiettivi. Naturalmente, cerchiamo sempre di migliorare la squadra e, per tutta l’estate, sono stato in contatto con Joel [Glazer] e Ed [Woodward] e con tutte le persone che si occupano di analizzare e reclutare [dei nuovi giocatori]. Devo dire che tutto è andato molto bene finora. Ho il sostegno che desidero e abbiamo preso le persone che volevamo, per ora, e probabilmente verranno portarti a termine altri affari.”

Ci sono stati dei cambiamenti nello staff che lavora dietro le quinte, è stato importante riuscire a coinvolgere persone con il DNA dello United?
“Abbiamo preso un paio di persone che avevano già lavorato nel Manchester United, anche degli ex giocatori. Abbiamo presa Mike Clegg, con il quale ho giocato e ho avuto suo padre come preparatore qui in palestra. Abbiamo preso Richard [Hartis], con il quale ho lavorato per sette o otto anni, quindi sono davvero legato a lui. Ed è arrivato anche Ed [Leng] in questo gruppo di persone. Non è un uomo del Manchester United, ma ha lavorato insieme a Warren Joyce, che è certamente un uomo United e io stesso ho lavorato insieme a lui. Conoscono tutto ciò che riguarda il club e ciò di cui parlo. Sono persone fantastiche con le quali poter lavorare.”

Anche Quinton Fortune?
“Ovviamente, insieme a Woody [Neil Wood] nelle Reserves. Ho portato Quinny con me anche a Cardiff. Non è durata molto”, ha aggiunto ridendo,” ma Quinton è un uomo da Man United e farà bene.”

È stato impegnativo essere il caretaker manager e, poi, il manager in via definitiva, vivendo anche un difficile finale di stagione. Ma, adesso, vedi l’inizio di una nuova era?
“Non proprio, i cinque/sei mesi che abbiamo vissuto da Dicembre sono stati un grande insegnamento per me. Abbiamo potuto vedere sia gli alti che i bassi e le capacità dei giocatori, e cosa siamo capaci di fare quando siamo al meglio. Al Manchester United, e in generale in Premier League, devo dire che bisogna essere al meglio per lunghi, lunghi periodi. Si è potuto vedere come le prime due squadre della scorsa stagione siano state costanti. Dobbiamo arrivare a quel livello, dunque tutto ciò è stato un grande insegnamento per noi, e una grandiosa esperienza. Ovviamente, vivere insieme la fase pre-stagionale e gettare le basi per trovare la forma migliore, la giusta tattica e la giusta mentalità, per far sì che la squadra si unisca e si rafforzi in modo uniforme, è importante.”

Quanto ti emoziona l’attesa per la sfida all’Old Trafford contro il Chelsea?
“Non vedo l’ora. Non vedo anche l’ora di andare in Tour e di fare la prima partita contro il Perth Glory. Penso che sarà la prima volta che vedremo [i giocatori] con la nuova maglia, con la nuova divisa, e questo significa qualcosa. Giocheremo delle grandi partite durante la preparazione. Dunque, per l’11 Agosto, in campo ci sarà una squadra affamata, in forma e sorridente.”

Infine, hai un messaggio per i nostri fantastici tifosi?
“Non vediamo l’ora di rivederli. Non vediamo l’ora di iniziare questo viaggio per tornare ad essere il vero Man United.”

Marco Antonucci

Bio di Marco Antonucci

Presidente e caporedattore di Red Army Italy, tifoso del Manchester United dal Dicembre 2005.

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